Un tema economico si può considerare di tendenza quando ne parlano Fortune o il Wall Street Journal. Entrambe queste pubblicazioni hanno iniziato a occuparsi di exchange decentralizzati di criptovalute, ovvero DEX, gli interessanti servizi che promettono di dare agli utenti e agli investitori un maggiore controllo sui loro asset di criptovalute.
Ma non solo la stampa, anche gli analisti della nota piattaforma Messari sottolineano che i DEX hanno gestito 122 miliardi di dollari di transazioni durante la fase rialzista del mercato dell’aprile 2021, rispetto a un solo miliardo di dollari ad aprile 2020.
Gli esperti di DEX Metrics evidenziano che, da luglio 2021, gli exchange decentralizzati come Uniswap, PancakeSwap e Binance DEX stanno gestendo circa 15 miliardi di dollari di transazioni alla settimana. Si tratta di meno del 10% del volume complessivo delle transazioni in criptovalute, ma la rapida crescita di questa tecnologia e la sua accettazione da parte del mercato sono davvero notevoli. Non stupisce quindi che in giro se ne senta parlare molto.
Dex e criptovaluta: perché tutto questo polverone?
La decentralizzazione è uno dei valori fondamentali del movimento delle criptovalute. Le transazioni in criptovalute sono condotte liberamente, senza l’approvazione, la regolamentazione o le elevate commissioni imposte da banche e altre istituzioni finanziarie. Questo è uno dei vantaggi di usare e investire in criptovalute. Ogni DEX crypto ha lo scopo di diffondere i vantaggi della decentralizzazione nell’acquisto, vendita e gestione dei portafogli di criptovalute.
I fan dei DEX sostengono che gli exchange centralizzati come Coinbase, Binance e Kriptomat introducono molte caratteristiche delle banche tradizionali nel mondo delle criptovalute. Essi immaginano un futuro in cui gli utenti si affidano agli smart contract per condurre affari tra loro sulla blockchain, senza nessuna piattaforma centralizzata che comprometta l’anonimato dell’utente, imponga commissioni, trattenga fondi, regoli le transazioni, decida quali monete e token supportare o attiri gli hacker.
Altri temono che chi abbandona le piattaforme tradizionali, in realtà, stia gettando via il bambino con l’acqua sporca. Gli exchange centralizzati forniscono servizi fondamentali: formazione degli utenti, assistenza clienti, validazione dei partner commerciali, commissioni più basse, sicurezza, fondi di liquidità gestiti, informazioni di contesto sulle criptovalute, storico dei prezzi e molto altro ancora. Gli exchange affidabili rispettano le norme a tutela dei consumatori, comprese le leggi, i regolamenti finanziari e i requisiti di autorizzazione nei paesi in cui fanno operano. Queste caratteristiche non fanno parte del mondo DEX. Anche il migliore exchange decentralizzato non potrà mai competere con il livello di assistenza agli utenti e la facilità d’uso delle piattaforme tradizionali come Kriptomat.
Cos’è un exchange decentralizzato? Il giornalista finanziario del Wall Street Journal Alexander Osipovich lo ha definito in modo efficace in un articolo del maggio 2021. Osipovich ha affermato che gli scambi decentralizzati “assomigliano più a Napster, il defunto servizio di condivisione della musica, che alla Borsa di New York”.
Come funziona un exchange decentralizzato di criptovalute?
Su una piattaforma tradizionale, si inizia creando un account e verificando le condizioni antiriciclaggio del sito. Dopo aver depositato del denaro o collegato un wallet di criptovalute già esistente, è possibile comprare, vendere e scambiare criptovalute, per mezzo di transazioni veloci o costruendosi un portafoglio a lungo termine.
In un exchange decentralizzato di criptovalute, si collega il proprio wallet di criptovalute al software in esecuzione sul sito DEX. Per comprare o scambiare criptovalute, basta semplicemente specificare cosa si sta cercando. L’exchange decentralizzato fornisce il prezzo e, approvandolo, si accetta la transazione. Tutto senza mai accedere, fornire un nome o un indirizzo email, né creare un account.
Le piattaforme di criptovalute DEX non ti metteno in collegamento con uno specifico venditore. Usano invece dei market maker automatici, o AMM, per offrirti coin e token da un fondo di liquidità: ovvero una certa quantità di criptovaluta che altri utenti hanno reso disponibile per un determinato periodo. Comprando criptovalute su un exchange decentralizzato, di fatto si acquista dal suo fondo di liquidità.
Il sistema AMM ti consente di entrare a far parte di un fondo di liquidità prestandogli della criptovaluta. Puoi rendere i tuoi asset disponibili per una settimana, un mese o un altro periodo specificato. Alla fine di tale periodo, ricevi indietro il tuo denaro elettronico, più una parte delle commissioni di transazione generate dal fondo di liquidità. È un po’ come comprare dei titolo di stato.
I DEX più sofisticati ti offrono maggiore controllo sul modo di partecipare al fondo di liquidità. Per esempio, è possibile rendere disponibili i token solo all’interno di un determinato intervallo di prezzi. I trader più raffinati modificano queste opzioni per aumentare i propri profitti.
In poche parole, questo è un DEX. Si tratta essenzialmente di una serie di servizi che mette in collegamento gli acquirenti di criptovalute con i fondi di liquidità disponibili per l’acquisto.
Cos’è un DEX e perché dovrebbe interessarti?
I DEX costituiscono un passaggio nell’evoluzione dell’economia digitale globale. Col tempo, i loro difetti verranno risolti e i vantaggi che offrono saranno offerti in qualche misura anche dalle piattaforme tradizionali. Stanno già infatti emergendo degli exchange ibridi, cioè delle piattaforme che mirano a offrire gli aspetti migliori di entrambi i sistemi ai loro utenti.
Blurb: Un tema economico si può considerare di tendenza quando ne parlano Fortune o il Wall Street Journal. La stampa economica ha iniziato a occuparsi di DEX, gli interessanti servizi che promettono di dare agli utenti e agli investitori un maggiore controllo sui loro asset in criptovalute.
NOTA
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